Il Governo aumenta di 20 volte gli idrocarburi nei campi

Nel decreto Genova, varato dal Governo dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi, è stata inserita un codicillo che non ha proprio nulla a che fare con l’emergenza degli sfollati ma che mette a serio rischio i suoli agricoli e la salute dei consumatori.

La denuncia viene da Angelo Bonelli segretario dei Verdi: “Il ministro Toninelli ha inserito nel decreto sul ponte Morandi di Genova una norma all’articolo 41 che aumenta i limiti di idrocarburi pesanti C10 a C40 di 20 volte per quanto riguarda i fanghi di depurazione sia civili che industriali che possono essere sparsi sui suoli agricoli”. Il decreto sferra un attacco senza precedenti all’ambiente, alla sicurezza della catena alimentare del nostro paese, perché con questi valori aumentati si determinerà una contaminazione delle falde e delle matrici alimentari”.

Gentilini, Isde-Medici per l’Ambiente: “Danni enormi”

“Mi sfugge il senso, nel decreto Genova, della norma che consente di spandere su tutto il territorio nazionale, nei suoli ad uso agricolo, i fanghi di depurazione con una percentuale di idrocarburi di 1.000 milligrammi per chilo di sostanza tal quale, cioè fanghi non essiccati”, spiega Patrizia Gentilini di Isde-Medici per l’ambiente, a Repubblica.it. “Applicando questa norma si finirebbe per spargere, nel giro di tre anni, 75 chili di idrocarburi per ettaro sui suoli agricoli italiani. Senza distinguere tra idrocarburi che arricchiscono il terreno e idrocarburi che lo inquinano”.

 

FONTE: “Il Salvagente” 18.10.2018