Acquisti online: nuove opportunità di acquisto
Insieme alla costante crescita degli acquisti online sono aumentati i numeri dei resi effettuati, ovvero coloro che si avvalgono del diritto di ripensamento. Alcune grandi aziende però, hanno iniziato a far pagare in alcuni Paesi europei le spese di restituzione dei prodotti alla loro clientela.
I motivi dietro questo cambio nelle politiche aziendali sono di natura economica.
L’elaborazione dei resi, infatti, comporta per le imprese notevoli sforzi sia in termini di logistica che economici, poiché a causa del aumento dei costi energetici, anche le aziende sono costrette a tagliare i costi.
La legge offre a chi acquista online la possibilità di recedere dal contratto senza motivazioni entro 14 giorni dalla ricezione della merce, ma il venditore può chiedere che le spese di restituzione dei prodotti siano a carico di chi acquista. Non va dimenticato inoltre, che il reso comporta un importante danno ambientale; da un lato c’è l’inquinamento prodotto dal tragitto percorso dai corrieri, dall’altro, la merce restituita (soprattutto abbigliamento) spesso non viene rivenduta, ma distrutta.
Per i consumatori questo cambio di strategia può tradursi in uno svantaggio a livello economico. Ma può anche rappresentare un’ottima occasione per ripensare le proprie abitudini d’acquisto online, comprando in modo più consapevole, pensando anche al bene dell’ambiente.