Lufthansa rincara i costi dei voli per “il supplemento dei costi ambientali”

L’ambiente va tutelato, così come i
consumatori!

“È necessario adottare immediatamente alcune misure chiave per proteggere la
salute dei lavoratori e delle comunità che circondano gli aeroporti.”

Magdalena Heuwieser

Tempo di lettura: 4 min

Lufthansa annuncia il “supplemento per i costi ambientali”, un Environmental Cost
Surcharge o tariffa ambientale che verrà riscossa su tutti i biglietti con volo previsto
in partenza da gennaio 2025.
Il supplemento viene motivato dalla compagnia con l’esigenza di “coprire una
parte dei costi aggiuntivi in costante aumento dovuti ai requisiti ambientali
normativi”.

Quali sono i requisiti ambientali normativi?

  • La quota di miscelazione legale inizialmente pari al 2% per il carburante
    sostenibile per l’aviazione (SAF) per le partenze dai paesi dell’Unione
    Europea (UE) dal 1° gennaio 2025, gli adeguamenti al sistema di scambio di
    quote di emissioni dell’UE (EU ETS) e altri costi ambientali normativi come il
    sistema di compensazione e riduzione delle emissioni di carbonio per
    l’aviazione internazionale (CORSIA)”.
  • Il programma di protezione del clima “Fit for 55” dice: “l’UE ha deciso quote
    obbligatorie di miscelazione SAF che aumenteranno nel corso degli anni fino al

La quota SAF sarà del 2% dal 2025, del 6% dal 2030, del 20% dal 2035
e il 70% dal 2050. Per il Gruppo Lufthansa ciò comporterà in futuro costi
aggiuntivi nell’ordine dei miliardi”.
Il contributo ambiente farà aumentare in maniera esponenziale i prezzi dei
voli, e verrà applicato a tutti i voli venduti e operati dal Gruppo Lufthansa in
partenza dai 27 paesi dell’UE, nonché da Regno Unito, Norvegia e Svizzera.
L’importo del supplemento varia a seconda della tratta del volo e della tariffa
ed è compreso tra 1 euro e 72 euro.


La tutela dell’ambiente è uno dei temi fondanti della società contemporanea che
dovrebbe essere protetta con ogni forma di tecnologie eco sostenibili esistenti
senza intaccare le tasche dei cittadini e tassarli ulteriormente.

Il problema è legato alla disponibilità dei carburanti sul mercato e in quantità
necessaria che potrebbe mantenere alti i prezzi dei voli.
La tassa ambientale dovrebbe riguardare le singole compagnie e non il
consumatore in sé.
È necessario coadiuvare la tutela dell’ambiente e del cittadino a costi modici e
accessibili a tutte le fasce sociali, perché proteggere il consumatore può
significare un’economia più efficace e capace di soddisfare il cittadino senza che
quest’ultimo venga soppresso da un sistema economico e politico che lucra sui
conti dei consumatori.