TASSI D’INTERESSE E TASSAZIONE SUI RISPARMI AGGRAVANO LE DISUGUAGLIANZE
Le compravendite delle case calano a causa dei tassi di interesse inaccessibili sui mutui e dell’alta tassazione sui risparmi. In un Paese come l’Italia che è maglia nera OCSE per i salari reali e ha un basso potere d’acquisto, questa situazione contribuisce ad allargare la forbice delle disuguaglianze e delle divisioni.
In questo contesto, il calo di 5 centesimi dei tassi di interesse sui prestiti per l’acquisto delle abitazioni, registrato da Bankitalia a maggio, è assolutamente trascurabile per le famiglie. I bilanci sono ancora provati dall’aumento repentino dei tassi avvenuto nei mesi precedenti che, infatti, ha comportato un notevole aggravio delle rate dei mutui, mettendo a dura prova la capacità di spesa delle famiglie.
Una situazione confermata anche dalla relazione annuale del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che evidenzia come i consumi delle famiglie siano aumentati in misura contenuta e gli investimenti siano diminuiti.
Bisogna invertire la rotta e spingere sull’acceleratore: chiediamo di continuare a ridurre i tassi di interesse con maggiore vigore che, sempre secondo Panetta, possono continuare a diminuire accompagnando il ritorno dell’inflazione all’obiettivo prefissato.
Anche il presidente Abi, Antonio Patuelli, conferma quello che denunciamo da tempo: la tassazione sul risparmio è pesante e va assolutamente ridotta. Invitiamo l’ABI e tutte le banche, che negli ultimi anni hanno registrato anche superprofitti, a intervenire concretamente in questa direzione, restituendo risorse alle famiglie.
Su entrambi i fronti, riduzione dei tassi di interesse e della tassazione sul risparmio, le parole non sono sufficienti, servono iniziative concrete per favorire un ritorno economico più sostenibile per le famiglie.