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LA CAMPANELLA E’ GIA’ SUONATA, IL DIRITTO ALLO STUDIO NON SIA UN PRIVILEGIO.

È positivo l’avvio di un’indagine da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato sull’editoria scolastica. I costi per l’acquisto dei libri di testo sono troppo elevati e rappresentano un carico che grava pesantemente sulle famiglie. Commenta così Anna Rea, Presidente Adoc nazionale, secondo cui si tratta di una questione che l’Adoc aveva già chiesto di attenzionare per stanare eventuali speculazioni.

Sulle tematiche del provvedimento dell’indagine è stata avviata anche una consultazione pubblica – continua Rea – su cui daremo il nostro contributo come Associazione dei Consumatori anche attraverso le segnalazioni denunciate dai consumatori stessi ai nostri sportelli affinché l’indagine si concluda con elementi chiave per far terminare quella politica dell’editoria che si basa esclusivamente sui profitti.

Complessivamente, le famiglie devono sostenere in media una spesa pari a circa 2.600 euro per l’intero ciclo scolastico, senza calcolare l’aumento del costo del kit scolastico e del materiale didattico obbligatorio, come i dizionari.

Esistono misure e agevolazioni messe in campo da Stato, Regioni e Comuni per garantire la fruizione dei libri di testo per gli alunni meno abbienti; tuttavia – spiega la Presidente Adoc, queste risorse interessano soltanto una parte delle famiglie e, spesso, registrano gravi ritardi nella loro erogazione rispetto al calendario scolastico in corso, rischiando di aggravare le diseguaglianze sociali e generare ulteriori discriminazioni.

Il diritto allo studio per tutti è un principio costituzionalmente garantito pertanto, in attesa dei risultati dell’indagine conoscitiva sui mercati dell’editoria scolastica dell’Antitrust, chiediamo di rendere detraibili, già nella prossima Legge di Bilancio, nella misura del 19% anche le spese per l’acquisto dei libri scolastici, così come avviene per le spese sanitarie.

La campanella è già suonata: è ora di garantire che il diritto allo studio non sia un privilegio, ma un diritto accessibile a tutti, alleggerendo il peso economico che grava sulle famiglie – conclude la Presidente Adoc nazionale, Anna Rea.