E-commerce: nonostante direttiva Omnibus, in crescita truffe su sicurezza e salute
Un numero crescente di consumatori segnala ai nostri sportelli l’acquisto di prodotti online non conformi agli standard di qualità e sicurezza, venduti da note aziende cinesi come Shein e Temu. Queste segnalazioni riguardano in particolare articoli di abbigliamento e cosmetici, che non solo sono di scarsa qualità ma potrebbero anche rappresentare un rischio per la salute.
È quanto emerso durante un webinar organizzato oggi dall’Adoc per fare il punto sulla Direttiva Omnibus, focalizzata sul commercio online. Solo nel nostro Paese le aziende dell’e-commerce sono 88 mila generando un un valore complessivo corrispondente al 7% del PIL nazionale.
Tra le principali problematiche evidenziate vi sono truffe, concorrenza sleale e pubblicità ingannevole. Lo afferma Anna Rea, Presidente Adoc nazionale. Durante l’incontro sono state portate alla luce diverse pratiche scorrette, sia per quanto riguarda l’applicazione della direttiva, sia in relazione ai comportamenti di grandi aziende dell’e-commerce, dalle fasi di prenotazione fino al post-vendita.
In risposta alle numerose segnalazioni ricevute, continua Rea, stiamo valutando la possibilità di avviare un’azione collettiva per tutelare i diritti dei consumatori, con particolare attenzione alla protezione della loro salute.