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ADOC: CROLLO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE E RIDUZIONE DEI CONSUMI, UN CIRCOLO VIZIOSO CHE FRENA LA RIPRESA ECONOMICA.

I dati diffusi oggi dall’Istat evidenziano un quadro preoccupante per l’economia italiana. Nonostante un lieve aumento dello 0,1% dell’indice destagionalizzato della produzione industriale, ad agosto 2024 rispetto a luglio, il quadro tendenziale rimane negativo: la produzione industriale registra un calo del 3,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Parallelamente, i consumi delle famiglie continuano a mostrare segnali di affanno. Le famiglie si stanno impoverendo, spendono di più (+4,3% rispetto al 2022) e riducono le quantità (-1,5%), mangiano meno e peggio, soprattutto nelle aree in cui il reddito pro capite è più basso. Una situazione che avrà gravi ripercussioni sulla salute.

Si tratta di un trend negativo e preoccupante in un contesto di prezzi più elevati, peggiorato dalla shrinkflaction che non smette di ridurre le dimensioni delle confezioni e dal potere d’acquisto sempre più ridotto.

Il crollo della produzione industriale e la riduzione dei consumi evidenziano un circolo vizioso: senza una ripresa dei consumi, la produzione industriale non può ripartire e, senza una ripresa produttiva, i consumi rimarranno frenati dall’incertezza economica. Per noi, la priorità è quella di combattere le speculazioni sui prezzi e di aumentare il potere d’acquisto, ora e subito. Il calo dei consumi e l’aumento dei prezzi sono un’emergenza nazionale.

I consumatori sono stanchi di stringere la cinghia. Servono politiche economiche che stimolino la domanda interna e la capacità produttiva del Paese, ridiano sollievo e aumentino il potere d’acquisto dei consumatori in maniera strutturale e definitiva.