SANITA’ PUBBLICA AFFRONTA CRISI SENZA PRECEDENTI

Da tempo, con la nostra campagna ADOC contro la povertà sanitaria, abbiamo denunciato una realtà preoccupante: già a maggio, dati alla mano, abbiamo evidenziato come la sanità pubblica stia affrontando una crisi senza precedenti – dichiara Anna Rea, Presidente ADOC nazionale. Sempre più persone rinunciano alle cure a causa di liste d’attesa interminabili e carenza di personale sanitario; per chi può permetterselo ricorre al privato e stipula assicurazioni sanitarie private.

Nel nostro Paese, il diritto costituzionale alla salute rischia di essere cancellato. L’assistenza per i malati a lunga degenza, siano essi affetti da patologie neurologiche, oncologiche o anziani, si sta trasformando in un “tugurio” di soluzioni informali, spesso a carico delle famiglie – continua Rea. Madri, mogli, sorelle o altri parenti sono costretti a lasciare il lavoro per farsi carico dei malati, con pesanti ripercussioni economiche e sociali.

Questa situazione non impoverisce solo le famiglie, ma tutto il Paese, sia in termini economici che di diritti. Non lo diciamo solo noi, né solo i rappresentanti dei lavoratori e medici: ieri l’allarme è stato lanciato dall’ISTAT, oggi dall’OCSE.

Cosa si aspetta per trasferire risorse reali alla sanità? Gli interventi proposti, come i “pannicelli caldi” di questa finanziaria o il decreto agostano sulle liste d’attesa, non hanno prodotto cambiamenti significativi. È ora di affrontare la crisi con misure strutturali e concrete – conclude la Presidente ADOC nazionale, Anna Rea.