REA: INFLAZIONE, PREZZI CONTINUANO A CRESCERE, STIPENDI FERMI AL PALO
I dati Istat di dicembre sull’inflazione confermano le nostre preoccupazioni: i prezzi continuano a salire, seppur a un ritmo leggermente inferiore rispetto ai mesi precedenti. L’aumento dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua indica che il problema dell’inflazione persiste, mettendo a dura prova il potere d’acquisto dei consumatori. Ad affermarlo Anna Rea, Presidente ADOC nazionale, secondo cui il nuovo anno non comincia nel migliore dei modi.
Il 2025 si apre, infatti, con prospettive tutt’altro che rosee. L’aumento dei prezzi degli alimentari e dei servizi, come i trasporti e l’abitazione, suggeriscono che la pressione inflazionistica continuerà a farsi sentire. A ciò si aggiungono le nostre preoccupazioni legate all’aumento delle bollette e ai rincari generalizzati in molti settori. Infatti, – continua Anna Rea – l’inverno appena iniziato porterà a un incremento dei consumi energetici. Siamo profondamente preoccupati per il continuo aumento del prezzo del gas e il conseguente rincaro dell’energia – spiega Rea – in un periodo in cui i consumi sono destinati a crescere. Secondo Arera, nel primo trimestre del 2025, la bolletta elettrica per i clienti vulnerabili servito in Maggior Tutela aumenta del 18,2%. È ormai improrogabile accelerare il processo di svincolo del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas. Lo chiediamo da anni, e l’ultimo rapporto ENEA conferma che oltre il 50% dell’energia consumata in Italia proviene da fonti rinnovabili. Tuttavia, il costo dell’energia elettrica (PUN) rimane legato al prezzo del gas, un meccanismo che riteniamo ingiusto e penalizzante per i consumatori, a esclusivo vantaggio dei produttori di energia, che continuano a ottenere extraprofitti stratosferici. Chiediamo al Governo di intervenire con urgenza, facendosi portatore presso la Commissione Europea della richiesta di riduzione del price cap del gas. Questo è essenziale per evitare di aggravare ulteriormente la situazione dei consumatori, sempre più costretti a prendere decisioni difficili per far fronte alle spese quotidiane.
Mentre i prezzi continuano a crescere, gli stipendi rimangono fermi al palo, compromettendo il benessere delle persone e aumentando il rischio di un ulteriore deterioramento delle condizioni economiche delle famiglie – conclude la Presidente ADOC nazionale, Anna Rea.
Roma, 7 gennaio 2025