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PREZZO DEI CARBURANTI IN ITALIA, UN PESO INSOSTENIBILE PER CONSUMATORI E IMPRESE

L’ADOC lancia l’allarme sul prezzo dei carburanti in Italia, evidenziando come questo rappresenti un onere eccessivo per famiglie e imprese, con ripercussioni negative sull’intera economia nazionale.

L’analisi condotta da Adoc, basata su dati relativi al 2024, conferma che l’Italia detiene il triste primato del prezzo della benzina più alto tra i principali paesi europei, con una media annuale di 1.98 €/L e picchi di 2.05 €/L registrati nei mesi di marzo e aprile. Il confronto con Germania (1.86 €/L), Spagna (1.72 €/L), Bulgaria (1.39 €/L) e Turchia (1.25 €/L) è impietoso e sottolinea un’anomalia tutta italiana.

Differenze regionali e costo del servizio aggravano la situazione

Anche all’interno dei confini nazionali, la situazione appare disomogenea. Le analisi di Adoc, basate sui dati forniti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, evidenziano come Bolzano sia la provincia con i prezzi più alti, sia per la benzina (fino a 1.927 €/L in modalità servito) che per il gasolio (fino a 1.852 €/L in modalità servito). Le Marche, al contrario, registrano i prezzi medi più contenuti. Preoccupa, inoltre, la significativa differenza di costo tra il servizio self-service e quello servito, con un aggravio medio di 0.15-0.20 €/L, che in alcuni casi supera i 0.25 €/L.

Il peso insostenibile delle accise: un fardello storico che frena il Paese

La radice del problema, secondo Adoc, risiede nella struttura del prezzo dei carburanti in Italia, gravato da ben 19 accise, introdotte dal 1935 per finanziare le più disparate emergenze. Un fardello storico che, seppur composto da singole voci di importo limitato, nel suo complesso contribuisce in maniera determinante al prezzo finale, come dimostra il confronto con gli altri paesi europei. In Italia, infatti, il 59% del prezzo finale della benzina è costituito da tasse, contro una media europea decisamente inferiore e con il prezzo al netto delle tasse in linea con il resto d’Europa (1.05 €/L in Italia).

“La situazione è insostenibile,” dichiara Anna Rea, Presidente di Adoc. “Il prezzo dei carburanti in Italia è un’anomalia che penalizza consumatori e imprese, con effetti negativi sulla competitività del nostro sistema economico oltre ai prezzi al consumo visto che oltre l’80% delle merci viaggia su gomma.

È necessaria una riforma strutturale del sistema di tassazione dei carburanti, che elimini le accise obsolete e garantisca maggiore trasparenza. Non è più tollerabile che le persone paghino la benzina a un prezzo così elevato a causa di un sistema di accise stratificato e iniquo.”

Le richieste di Adoc al Governo:

Adoc chiede al Governo di intervenire con urgenza per:

  • Avviare una revisione completa del sistema di accise sui carburanti, eliminando quelle obsolete e non più giustificate.
  • Garantire maggiore trasparenza nella composizione del prezzo finale, rendendo chiaramente identificabili le singole voci di costo.
  • Valutare l’introduzione di meccanismi di compensazione per le fasce di reddito più basse, al fine di mitigare l’impatto del caro carburanti.
  • Promuovere politiche di incentivazione all’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili, parallelamente a una revisione del sistema di tassazione dei carburanti.

Per aiutare i consumatori a risparmiare, abbiamo elaborato una serie di raccomandazioni. Innanzitutto, consigliamo di confrontare i prezzi dei carburanti utilizzando app e siti web dedicati, in modo da individuare i distributori più convenienti nella zona e confrontarli con i prezzi medi giornalieri pubblicati ogni giorno dal Mimit.

Un’ulteriore strategia di risparmio consiste nel preferire il self-service al servizio servito, poiché quest’ultimo comporta un costo aggiuntivo. Inoltre, suggeriamo di evitare di fare rifornimento presso le aree di servizio autostradali, dove i prezzi sono più elevati.

Un altro consiglio utile è quello di pianificare attentamente i viaggi, evitando percorsi trafficati e preferendo strade con meno code e interruzioni e, quando possibile, è consigliabile utilizzare mezzi di trasporto alternativi come mezzi pubblici, bicicletta o andare a piedi per tragitti brevi. Si può anche valutare l’utilizzo del car sharing o il noleggio di auto elettriche per ridurre i costi a lungo termine o del carpooling, cioè la condivisione dell’auto con altre persone per effettuare lo stesso tragitto.