Adoc: emergenza inflazione. Preoccupano le conseguenze dei dazi sui prodotti
Sono pessimi i dati Istat che evidenziano una continua crescita dell’inflazione. Secondo l’Istat, nel mese di marzo 2025 i prezzi al consumo aumentano dello 0,4% su base mensile e del 2,0% su marzo 2024, dal +1,6% del mese di febbraio. Rimbalza anche il carrello spesa che sale a +2,1%. Siamo profondamente preoccupati per la persistenza dei prezzi elevati, soprattutto alla vigilia dei dazi annunciati da Trump che rischiano di innescare una spirale inflazionistica devastante. I consumatori non riescono ad arrivare alla fine del mese, stipendi e pensioni non reggono il confronto con l’inflazione che vengono erosi da bollette astronomiche e il potere d’acquisto è tra i più bassi in Europa.
Da domani inizia l’assegnazione del contributo straordinario da 200 euro stabilito dal Governo con l’ultimo decreto Bollette, è una goccia nel mare. Serve un’azione immediata e concreta come sterilizzare gli oneri indiretti dell’energia, come già fatto in passato in fasi critiche, o ridurre l’IVA sui beni di prima necessità e per la cura delle persone, come avevamo chiesto al momento dell’aumento dei prezzi di pannolini e alimenti per neonati. Interventi che il Governo può attuare subito, visto che i rincari sono stati trascinati proprio dall’esplosione dei costi energetici.
I prezzi continuano a salire e, con le festività imminenti, molte famiglie rischiano non solo di rinunciare all’uovo di Pasqua, ma anche di non poter trascorrere la festività in serenità, costrette ogni giorno a fare i conti con carrelli sempre più vuoti. L’iniziativa della Commissione Allerta Prezzi, rilanciata per monitorare l’andamento del mercato, è positiva, così come l’ultima riunione della Commissione sui prezzi del caffè e del cacao, ma non basta monitorare: serve un tavolo che, una volta individuate le criticità, intervenga con misure concrete.
Siamo in un Paese con una natalità tra le più basse d’Europa: come possiamo sperare di invertire questa tendenza se la realtà economica è quella che abbiamo sotto gli occhi? È indispensabile una risposta decisa e strutturale per restituire fiducia ai consumatori.