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INFLAZIONE, STIME ISTAT: A MARZO IN RISALITA A PIU’ 2%

L’Inflazione Risale a Marzo 2025, Con Aumenti Anche sul Carrello della Spesa

A marzo 2025, l’inflazione in Italia è tornata a salire, portando con sé un aumento dei prezzi anche sul carrello della spesa. Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice dei prezzi al consumo registra una crescita dello 0,4% su base mensile e del 2,0% rispetto a marzo 2024, un incremento rispetto al +1,6% del mese precedente.

Il Carrello della Spesa Segna un Aumento del 2,1%

Per quanto riguarda i beni alimentari, i prodotti per la cura della casa e della persona, i prezzi a marzo sono aumentati del 2,1% rispetto allo stesso mese dell’anno passato. L’Istat sottolinea che la crescita dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto si è mantenuta stabile al +1,9%.

In particolare, l’inflazione per alimentari e bevande analcoliche ha raggiunto un +2,6% su base annua. Tra gli aumenti più significativi, si evidenzia un +6,4% nell’indice dei prezzi relativi all’abitazione, acqua, elettricità e combustibili.

Settori con Aumenti Superiore e Inferiore all’Indice Generale

Alcuni settori hanno visto aumenti superiori rispetto all’indice generale, come nel caso dell’istruzione (+2,9%) e dei servizi ricettivi e di ristorazione (+3,2%). Invece, i servizi sanitari e le spese per la salute, così come le attività ricreative, spettacoli e cultura, sono aumentati solo del 1,4%. Nel frattempo, si registrano diminuzioni nei prezzi dei trasporti (-0,9%) e delle comunicazioni (-4,6%).

Le Cause dell’Aumento dell’Inflazione

L’Istat spiega che l’aumento dell’inflazione generale è principalmente dovuto all’incremento dei prezzi degli energetici non regolamentati, che sono tornati a crescere (da -1,9% a +1,3%). Inoltre, i tabacchi hanno registrato una crescita, passando dal +4,1% al +4,6%, e i prodotti alimentari non lavorati hanno visto un rialzo dal +2,9% al +3,3%.

Anche i servizi legati alle comunicazioni e quelli ricreativi, culturali e per la cura della persona hanno contribuito a sostenere l’inflazione, seppur in modo più modesto, con aumenti rispettivamente da +0,5% a +0,8% e da +3,1% a +3,3%. Al contrario, si sono registrate delle decelerazioni nei prezzi degli energetici regolamentati, che sono passati dal +31,4% al +27,3%, e nei prezzi dei servizi legati ai trasporti (da +1,9% a +1,6%).

Previsioni e Tendenze Future

L’Istat ha commentato che l’aumento dell’inflazione a marzo 2025, che raggiunge il 2,0% rispetto all’1,6% di febbraio, è influenzato in gran parte dall’andamento delle componenti più volatili dell’indice. In particolare, l’incremento dei prezzi dei beni energetici (+3,2%) e degli alimentari non lavorati (+3,3%) ha avuto un impatto significativo. Tuttavia, l’inflazione di fondo rimane stabile al +1,7%.

Infine, il carrello della spesa continua ad aumentare, con una crescita tendenziale del 2,1% a marzo, un lieve incremento rispetto al +2,0% di febbraio. Con l’ulteriore risalita dei prezzi, le famiglie italiane potrebbero continuare a sentirne gli effetti nei prossimi mesi.