Il canone tv in bolletta non va pagato se si ritiene che l’addebito fatto non sia corretto
Il canone tv in bolletta non va pagato se si ritiene che l’addebito fatto non sia corretto. Questo il post dell’Agenzia delle entrate apparso in questi giorni nella sua pagina Facebook: pagate solo la quota dell’energia nel caso in cui l’addebito in bolletta del canone tv sia sbagliato nonostante (caso più frequente) si sia presentata l’autodichiarazione di non detenzione dell’apparecchio televisivo entro il 16 maggio 2016. Il contribuente, quindi, dovrà stracciare il bollettino che gli è arrivato e compilarne uno nuovo che non tiene conto del canone Rai. Nel caso manchi l’indicazione, nella causale, la somma versata sarà comunque attribuita in modo prioritario alla società elettrica come pagamento della quota dell’elettricità. La comunicazione delle Entrate ha colto di sorpresa tutti gli operatori delle compagnie elettriche che fino a ieri rispondevano ai clienti che chiamavano per chiedere come comportarsi nel caso di addebito erroneo del canone tv, di pagare l’intera somma e poi successivamente richiedere il rimborso.
Alcuni contribuenti hanno poi chiesto a chi si dovessero rivolgere per poter ricevere il rimborso del canone tv erroneamente addebitato nella bolletta di luglio (pari a 70 euro), visto che avevano presentato la dichiarazione di non detenzione di un apparecchio televisivo entro il 16 maggio 2016 (se la dichiarazione è stata presentata entro il 16 maggio si è totalmente esclusi dal pagamento del canone tv in bolletta per tutto il 2016). Non ci sarà tuttavia alcuna risposta «collettiva» da parte delle Entrate. Bisogna analizzare caso per caso.