ENERGIA: fine della maggior tutela, primo impatto per consumatori ed imprese.

Il tasso di switching al mercato libero è aumentato nel corso del 2024 ma le offerte sono in calo. Alla soddisfazione degli operatori/fornitori di mercato di luce e gas si contrappone il disorientamento dei consumatori.


Il 2024 ha segnato, seppur in momenti e con modalità differenti, l’addio al servizio di maggior tutela dell’energia elettrica e del gas per fare spazio al definitivo passaggio al mercato libero.
A nove mesi dalla liberalizzazione del mercato del gas, e dopo tre da quella del mercato dell’energia, il Centro Studi IRCAF ha illustrato l’impatto di questa grande trasformazione sui cittadini e sulle imprese nel corso di un convegno che si è tenuto lo scorso 26 settembre a Roma presso la sede di GSE.

AUMENTANO I PASSAGGI AL MERCATO LIBERO MA DIMINUISCONO LE OFFERTE
Dai dati raccolti è emerso che il tasso di switching dei clienti domestici nel primo trimestre del 2024 è stato del 6,6% per il mercato dell’energia elettrica e del 5,5% per il gas, con un tasso tendenziale di circa il 25% sull’anno.
Ad oggi, le offerte disponibili sul mercato libero appaiono in realtà poco attraenti rispetto a diversi servizi regolati, essendo caratterizzati da prezzi normalmente più alti.
Risulta infatti che non vi sono offerte di energia elettrica con prezzo inferiore alla tutela. Nel 2023 invece erano il 22% e nel 2022 si arrivava addirittura al 43%. Leggermente diversa la situazione delle offerte gas. Qui le offerte inferiori al prezzo riservato ai
clienti vulnerabili sono 6, sebbene nel 2023 fossero 10.


OPERATORI SODDISFATTI, CONSUMATORI DISORIENTATI
Nel dibattito che ha seguito la presentazione dei dati, è emersa una diversa percezione delle novità di questo ultimo anno da parte degli operatori/distributori di energia e gas, tutti nel complesso soddisfatti dei risultati fin qui raggiunti, rispetto alla percezione dei consumatori.
Le associazioni presenti al convegno sono concordi nell’affermare che il passaggio dal mercato tutelato al libero non ha portato grandi vantaggi ai cittadini che lamentano una mancanza di risparmio effettivo in bolletta ma anche e soprattutto un completo disorientamento nel complesso sistema di mercato attuale.
Spesso non c’è consapevolezza del passaggio avvenuto e non si hanno strumenti sufficienti per districarsi agevolmente tra le diverse offerte a disposizione. Ne risulta l’immagine di un consumatore poco o scarsamente informato che necessita di un supporto da parte delle Autorità responsabili del settore che, sostengono le associazioni, dovrebbero investire maggiormente in compagne di comunicazione e informazione chiare e accessibili.