Multe: con la cartella esattoriale, sono valide anche quelle non notificate
Se avete commesso una violazione del codice della strada ma non vi è arrivata la multa a casa, non cantate vittoria troppo presto. La successiva notifica della relativa cartella esattoriale (questa sì che arriva sempre!) sanerà l’omessa notifica del verbale. A questo punto, finora si è sempre giocata la carta dell’opposizione alla cartella, con la richiesta di annullamento perché appunto è mancata, prima, la rituale notifica del verbale di contravvenzione. Ma ora questa mossa non basterà più: davanti al giudice occorrerà sollevare anche le eccezioni contro il verbale, dire cioè perché la multa è illegittima e va annullata (insieme alla cartella). Ma come si fa a contestare una multa mai ricevuta?
A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione, seconda sezione civile, con l’ordinanza n. 26843 dello scorso 23 ottobre, con cui ha sancito questo principio: la notifica della cartella esattoriale sana l’omessa notifica dell’atto presupposto (il verbale di contravvenzione) e se si vuole impugnare non si può dedurre solo il vizio di omessa notifica, ma anche i vizi propri del verbale non notificato.
La spiegazione con cui la Corte arriva a tale affermazione è squisitamente tecnico-giuridica: se il problema è che non si è ricevuta la notifica della multa, “l’opposizione alla cartella è finalizzata a recuperare il momento di garanzia di cui l’interessato sostiene di non essersi potuto avvalere nella fase di formazione del titolo per mancata notifica dell’atto presupposto.
In tale situazione, deve ritenersi che alla deduzione di tardiva conoscenza dell’atto presupposto, conseguente alla mancata notifica, debba sempre accompagnarsi la proposizione di censure avverso di esso, altrimenti destinato a spiegare – seppur per effetto della tardiva sanatoria dei vizi di notifica attraverso la conoscenza dell’atto conseguenziale – i suoi effetti”.
Ma al di là delle motivazioni della Corte, il risultato pratico è questo: i Comuni potranno tranquillamente “dimenticare” di notificare i verbali, contando sul fatto che la notifica della cartella esattoriale sanerà la loro dimenticanza. A discapito ovviamente dei cittadini che non solo avranno difficoltà a contestare un atto di cui non hanno avuto conoscenza, ma perderanno la possibilità di pagare la multa con lo “sconto” del 30% entro 5 giorni dalla notifica del verbale e si vedranno addossare anche i costi della procedura di riscossione e gli interessi. Un bel pasticcio, insomma.
Fonte: “Il Salvagente” 08.11.2018