La trappola dei finti operatori di Vodafone: e ora?
Caro Salvagente, sono caduta nella trappola del finto operatore Vodafone che mi annuncia un aumento e poi tramite un’associazione per la tutela del consumatore mi propone un nuovo operatore… sono arrivata a fornire il numero di documento di mio marito, il suo codice fiscale, il codice migrazione e il suo iban. Domani avrei dovuto inviare fotocopie dei documenti, autorizzazione scritta dove mio marito consentiva al passaggio ad altro operatore e poi loro lo avrebbero chiamato per un consenso vocale registrato. Nel frattempo mi sono resa conto dell’inganno: ora cosa rischio? Quel che mi preoccupa è l’aver fornito l’iban”.
Così si esprimeva una Sig.ra truffata. Purtroppo questo è un fenomeno molto diffuso che, a turno, viene utilizzato dai diversi gestori telefonici o meglio, dai call center esterni che hanno le commesse dei gestori per la vendita di contratti telefonici. La Signora, tratta in inganno, ha sì fornito tutti i dati anagrafici del marito ma, a quanto scrive, non ha firmato nulla e non ha effettuato alcuna registrazione vocale. Formalmente, quindi non ha concluso alcun contratto.
Per maggiore sicurezza, vista la situazione poco chiara che si è creata, è consigliabile che la signora comunichi a questo operatore di non voler procedere con la stipula di alcun contratto, dato il raggiro di cui è stata vittima. Quindi, deve contattare il gestore per comunicare ciò e, contestualmente, inviare un fax, una mail o una pec, comunicando per iscritto la sua volontà di non accettare la proposta che le è stata fatta, diffidandoli dall’utilizzare i dati forniti.
In tal modo si dovrebbe bloccare qualunque tentativo di attivazione ma, nella malaugurata ipotesi in cui si procedesse con l’attivazione di un contratto, la signora potrebbe dimostrare facilmente, che è stato fatto contro la sua volontà e soprattutto con un raggiro e quindi, far annullare il tutto.
Si ricorda, che gli aumenti di tariffe o, in genere, le variazioni contrattuali, devono essere comunicate per iscritto e che bisogna sempre diffidare dalle proposte di soluzioni poco chiare per evitare presunti aumenti comunicati con “mezzi alternativi”.
Per qualsiasi dubbio chiama Adoc: 091.324103
Fonte: Il Salvagente 2.5.2019