Stop pesticidi, ortofrutta: Coop elimina glifosato e altri tre erbicidi
Via il glifosato e via altri tre pesticidi dall’ortofrutta a marchio Coop. A maggio arriveranno le ciliegie completamente libere, dal campo alla tavola, dei quattro pesticidi, poi meloni, uva e clementine per quindici colture nel corso di quest’anno. In tutto saranno 35 le filiere di ortofrutta a marchio Coop progressivamente coinvolte nella riduzione prima, e nell’eliminazione poi, di queste sostanze. L’annuncio è stato dato oggi dalla Coop in un evento al MacFrut di Rimini.
“Coop promuove l’agricoltura di precisione e rilancia la strategia di riduzione dei pesticidi avviata 26 anni fa con la raccolta di firme “Disarmiamo i pesticidi” e da oggi con la progressiva eliminazione di 4 molecole controverse (tra cui il glifosato) per il loro impatto ambientale”, annuncia la sigla. Le molecole interessate sono glifosato, terbutilazina, s-metolaclor, bentazone.
Anticipata da una lettera indirizzata agli inizi di febbraio ai 116 fornitori diortofrutta a marchio Coop, la sigla ha annunciato l’eliminazione dei quattro erbicidi attraverso modalità di gestione alternative. “Saranno possibili poche e temporanee eccezioni in casi di oggettiva difficoltà che i fornitori dovranno comunque concordare con Coop – spiega in una nota – I primi frutti liberi dai 4 pesticidi ad arrivare nei reparti dei 1100 punti vendita Coop saranno le ciliegie seguite a breve distanza a meloni, uva e clementine per un totale di 15 colture nel corso del 2019; nei successivi tre anni queste pratiche verranno estese a tutte le famiglie dei prodotti ortofrutticoli a marchio Coop per un volume complessivo di oltre 100.000 tonnellate di prodotti coinvolti (a valore circa 325 milioni di euro).
Queste azioni sono parte integrante dell’impegno di Coop a tutela dell’ambiente in cui viviamo, con ricadute positive sulla qualità del prodotto e sulla sicurezza alimentare”. La Coop non è nuova a questi impegni: una campagna avviata già nel 1993 per la riduzione dei pesticidi raccolse un milione di firme e da allora oltre dieci molecole chimiche sono state eliminate dai prodotti a marchio.
“L’Italia è tra i primi Paesi in Europa per il consumo di pesticidi per ettaro coltivato che si possono trovare negli alimenti e al tempo stesso contaminare l’aria, il suolo e l’acqua”, spiega la Coop che intende seguire la strada di “ridurre l’impiego dei pesticidi fino alla completa eliminazione delle molecole critiche” in attuazione del principio di precauzione.
“Quando avviamo una nuova campagna, che per noi significa un impegno nel tempo, ci consideriamo un po’ dei pionieri – ha detto Marco Pedroni, Presidente Coop Italia, nell’evento a Macfrut– Lo siamo stati sicuramente nel ’93 quando l’Italia aveva una legge sui pesticidi vecchia di 30 anni e si spargeva nei nostri terreni una media di 3,4 chilogrammi a persona di pesticidi.
Oggi grazie all’attenzione di tutti, delle istituzioni, dei cittadini, delle imprese non siamo più quel Paese; a fine febbraio i parlamentari di tutte le forze politiche hanno firmato una mozione approvata alla Camera che chiede un deciso freno all’uso di pesticidi, ma rimane ancora molto da fare. Ridurre l’uso di altre molecole controverse dopo quelle che abbiamo già eliminato significa alzare l’asticella, produrre un salto di qualità. E chiediamo anche agli altri di farlo. I residui di pesticidi nell’acqua e nel suolo se correttamente impiegati non sono considerati direttamente rischiosi per l’uomo, ma lo sono sicuramente per la qualità dell’ambiente in cui viviamo. Alcune di queste molecole sono discusse e critiche, con opinioni anche diverse nel mondo scientifico.
Come Coop abbiamo deciso di attivare quel principio di precauzione che ci ha fatto dire di No in altri casi controversi: agli Ogm, all’olio di palma, all’uso diffuso o sistematico di antibiotici negli allevamenti. In questo modo pensiamo di fare gli interessi sia dei consumatori che dell’ambiente, ovvero esattamente ciò che una cooperativa di consumatori deve fare”.
Fonte: Helpconsumatori