Shrinkflation, interviene l’Antitrust
L’Antitrust sta monitorando il fenomeno della shrinkflation o sgrammatura dei prodotti, la tecnica di marketing con cui le aziende riducono la quantità nelle confezioni a prezzo invariato.
Ma cosa vuol dire “Shrinkflation”? si tratta di una parola inglese che viene dall’unione di shrinkage (contrazione) e inflation (inflazione), un fenomeno che consiste nella riduzione delle confezioni (o della quantità al loro interno) di prodotti di largo consumo, mantenendo però lo stesso prezzo. Riguarda soprattutto prodotti comuni, un pacco di biscotti, la confezione di un detersivo, una tavoletta di cioccolato ecc. ecc.
Si tratta di un fenomeno relativamente nuovo in Italia. È una tecnica di marketing del tutto legittima, purché siano rispettate alcune condizioni. Di sicuro non è rispettata la trasparenza: con la shrinkflation le aziende riducono la quantità di prodotto nelle confezioni dei prodotti di largo consumo, quelle che troviamo sugli scaffali dei supermercati, mantenendo sostanzialmente invariati i prezzi.
Ma quanto ne è consapevole il consumatore? Non sempre infatti si tratta di un’operazione del tutto visibile, poiché accompagnata da un restyling del prodotto o perché il prezzo del prodotto non cambia o perché, semplicemente il consumatore è più attento al fattore prezzo assoluto rispetto al peso effettivo del prodotto e al rapporto prezzo/kg.
Le associazioni dei consumatori hanno monitorato il fenomeno e hanno presentato delle segnalazioni. Lo scopo è verificare se il fenomeno possa interessare o meno il tema delle pratiche commerciali scorrette: la riduzione di contenuto infatti deve essere immediatamente percepibile dal consumatore sull’etichetta del prodotto.
Enorme danno per i consumatori: un fenomeno che incide in modo pesante sulle loro tasche e, attraverso la riduzione delle quantità contenute nelle confezioni dei beni, svuota i carrelli fino al – 30%. Infatti, se da un lato porta di fatto ad un aumento del prezzo del singolo prodotto interessato – perché il consumatore paga lo stesso prezzo ma porta a casa meno – dall’altro obbliga le famiglie ad effettuare con più frequenza la spesa, perché una confezione che contiene meno prodotto termina prima, con effetti diretti sui bilanci familiari.
Pertanto invitiamo tutti a una maggiore attenzione in fase di acquisto, sia alle confezioni che al peso e alle etichette dei prodotti.